tag:blogger.com,1999:blog-75728009258218520682024-03-05T02:48:50.840-08:00Pesca in LagunaMarcohttp://www.blogger.com/profile/12519959353655520578noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-7572800925821852068.post-2906652762585449512011-12-12T01:17:00.000-08:002011-12-12T01:24:34.890-08:00L'ARRIVO DELLA BRUTTA STAGIONE...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQXGqDNiPMki3iD5kiMthFIplbgaLeCV7lOFVC-TtwEQapt2Zp6LNrV0-rXtsAdTkZRI-eCETz8R6NDg0w8-xk2yjHAzrAaaRQ5dzTzVYAg8baKC3DfmnXW4slFYx4LmBHNoTgtpEUsUV9/s1600/inverno.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 259px; height: 194px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQXGqDNiPMki3iD5kiMthFIplbgaLeCV7lOFVC-TtwEQapt2Zp6LNrV0-rXtsAdTkZRI-eCETz8R6NDg0w8-xk2yjHAzrAaaRQ5dzTzVYAg8baKC3DfmnXW4slFYx4LmBHNoTgtpEUsUV9/s320/inverno.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5685170283299090386" border="0" /></a><br />Agosto, le nuvole bianche che dai monti guardano il mare, si sono fatte coraggio, scendono giù pianura; l'aria fresca alla sera entra già nelle case a Treporti.<br /><br />Gli ultimi turisti, malinconici, scrutano l'orizzonte dal mare, guardano il sole ancora caldo, per loro finisce qui la dolce stagione e già pensano alla prossima estate, verranno di nuovo , di nuovo su questa laguna, su questo mare, con questo sole, su questa spiaggia, con questo cielo, con questo profumo di salso e di fiori.<br /><br />Ancora un poco, ancora un poco, si può ancora aspettare, colmi di gente, i vaporetti, li portano a Venezia tra il brusio delle calli, all'improvviso, sbucare nella vastità della piazza elegante, abbagliati dallo splendore di smeraldo del bacino di San Marco; poi a Burano tra mille colori di case dipinte riflesse nei rii, a Murano tra le preziose vetrine di vetri soffiati, a Torcello nel verde prato sotto all'antico campanile.<br /><br />Intanto tra barene e canali, silenziosi e nascosti, spinti dall'istinto ancestrale, i pesci colgono negli umori dell'acqua l'antico segnale segreto: comincia la “fraima”. Con la prima bora di settembre, veloci, le grosse vecchie orate si affollano verso il porto e vanno via nel mare aperto, giù nel profondo; le più giovani non sono ancora pronte e indugiano per nutrirsi frenetiche, il più possibile ancora.<br /><br />Ondeggiando sul fondo, le seppie novelle, ignare dell'agguato mortale, si avvicinano alla riva per cacciare tra la posidonia; saranno facile preda per i grossi e voraci branzini che, ferocemente, dai porti e dai canali tendono le loro micidiali insidie.<br /><br />I nostri vecchi conoscono, sanno i ritmi antichi dell'acqua e del pesce, ricordanon ancora l'abbondanza di una volta, ricordano le fresche serate in barca, nel silenzio solitario, ricordano le notti passate a pescare per portare a casa qualcosa da mangiare; con gli occhi lustri e fieri raccontano della loro vita in laguna, e rivivono quegli anni felici, di duro lavoro, di miseria e di orgoglio.<br /><br />Ma presto tramontano le tiepide sere di settembre, arriva l'autunno, presto arriva la nebbia, presto finisce la luce, le giornate si accorciano. Di questa stagione l'acqua diventa limpida e fredda, nelle paludi poco profonde, arrivano le passere: dall'alveo dei fiumi e dal fondo dei canali vengono qui a cercare le loro prede, appostate, sulla soglia delle tane, insidiano ignare "corbole " e tenere "moeche".<br /><br />Armato di fiocina e di nostalgia, nelle fredde serate di bonaccia, con gesti antichi, ancora qualche "faggiaroto" spande di vivida luce il fondale; da anni ormai le prede scarseggiano, non basta più la consumata esperienza; solo, ogni tanto, improvvisa qualche passera ancora, qualche anguilla, poi niente è un deserto grigio sotto all'acqua nera che profuma di alghe, ma la passione è forte e si esce lo stesso, con il cuore in gola, sperando.<br /><br />Nella notte umida, spenti lontano i rumori e le luci delle case, tra paludi e barene, solo il frusciare dell'acqua contro la barca che scivola via veloce, rompe il silenzio incantato. Ed ecco che i pesci gettati in barca sbattono e si contorcono tra i paioli, con gli ultimi guizzi d'argento agonizzano e muoiono.<br /><br />Appena un velo di gioia triste negli occhi del pescatore, ma grande rispetto per questo pesce , un sentire profondo, che viene dal suo animo antico: pescare è anche sentirsi parte di questo mondo, portarlo dentro di sé per non perderlo mai: si pesca e si mangia il pescato, si regala a qualche amico, nulla viene scartato. Niente.<br /><br />Arriva il freddo e la brutta stagione, l'acqua sotto alle nuvole marcisce livida e grigia, oppure spumeggia nelle piccole onde, rabbiosa, nel vento di bora o di tramontana; qualche volta il sole la infiamma di mille riflessi d'argento.<br />I cacciatori lo sanno, sanno che il vento porterà gli uccelli sotto al tiro spietato dei loro fucili; nelle fredde giornate di mal tempo, opache, appostati nelle umide botti, aspettano, e aspettano.<br /><br />Fa buio presto, in paese, nel tepore dei bar illuminati e nelle case si parla di caccia, si parla di pesca, a tavola con gli amici si imbandiscono le splendide prede, si scelgono i vini, poi formaggio, castagne arroste e grappa con il "Santonico", si chiacchiera e si scherza, si tira fino a tardi.<br /><br />Anche novembre è arrivato, il freddo accompagna la speranza dei cacciatori, ormai a pesca non esce più quasi nessuno; le canne dei più caparbi, innescate con lo "spiantano", regalano gli ultimi grossi branzini; i "mestieranti" con le "seragie"ci danno dentro con il pesce che si porta verso il mare per passare l'inverno nelle acque profonde, dove c'è meno freddo.<br /><br />Al mercato arrivano gamberi, mazzancolle, schie, anguelle, passere, go, bisati; trovi deliziose canoce da cucinare al vapore, zottoli per fare il sugo ambrato, che sa di nero dolce e salato di mare, per condire la pasta di linguine. Qualcuno, intanto, pensa già alla Vigilia di Natale e compra qualcosa da mettere via per l'occasione.<br /><br />A dicembre, la laguna è vuota: svuotata dei propri colori, del verde delle sponde e dell'azzurro del cielo, rabbrividisce nel silenzio ovattato dell'alba senza rugiada. Non mancheranno per noi le fredde giornate di sole, sopra all'acqua immobile, a mezzogiorno in barca, senti ancora il tepore del sole giunto al culmine della sua bassa parabola.<br /><br />I rumori sono come attutiti, nell'aria tersa e frizzante all'orizzonte appare,quasi irreale, la cresta innevata delle montagne; qualche cormorano si asciuga le ali nere sopra una bricola; con una capriola improvvisa, uno svasso si immerge in cerca di cibo. Da lontano, un lungo lugubre urlo ti coglie improvviso e ti agghiaccia le vene; tra le case si alza il fumo misto al vapore del bidone pieno d'acqua che bolle, hanno ammazzato il maiale.Marcohttp://www.blogger.com/profile/12519959353655520578noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7572800925821852068.post-36378346696587948732011-10-21T01:06:00.000-07:002011-10-21T01:42:37.181-07:00I molluschi bivalvi:<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-eammScORhxGI1NKoZ2HYUOAwNHhxwh4DvCI26dblmaMVYb75ATHJ7hnqRHWZa9WoM1YuzLvJ-mMuxhhjgeVdWe09IhZ6kkOYa4oaS8vQigzawXHLSJH1r0GfntFJBs6q7T_w2vSKLthV/s1600/vongole.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 256px; height: 175px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-eammScORhxGI1NKoZ2HYUOAwNHhxwh4DvCI26dblmaMVYb75ATHJ7hnqRHWZa9WoM1YuzLvJ-mMuxhhjgeVdWe09IhZ6kkOYa4oaS8vQigzawXHLSJH1r0GfntFJBs6q7T_w2vSKLthV/s320/vongole.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5665857906303136562" border="0" /></a><br />Cozze, vongole ed ostriche, vere proprie leccornie presenti in laguna, rappresentano una tentazione "a portata di mano" anche per i pescatori meno esperti.<br />Raschiando le bricole poste in prossimità delle bocche di porto con degli appositi attrezzi, si possono facilmente reperire i mitili <span style="font-style: italic;">"peoci", </span><span>le ostriche sono presenti sia nelle paludi che nei fondali</span>, l'importante è riconoscere quelle più adatte al consumo e comunque la cottura è sempre consigliata, per le vongole occorre un po' di domestichezza: la prima operazione è quella di individuare il luogo adatto per pescarle: lontano dalle zone inquinate e con fondale idoneo (ottime le paludi distanti dai centri abitati), dopodichè bisogna "farsi l'occhio" per riconoscere i buchini dei sifoni del bivalve che ne segnalano la presenza, raccoglierle poi risulterà puro divertimento, ottimi, i mesi primaverili durante le fasi di bassa marea e assenza di vento.<br /><br />Nulla, ha a che vedere lo scellerato prelievo di vongole dalle zone inquinate da Porto Marghera ad opera di vongolari senza scrupoli che, stravolgono i fondali con metodi di pesca non consentiti.Marcohttp://www.blogger.com/profile/12519959353655520578noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7572800925821852068.post-36893403991070633272011-10-20T09:36:00.000-07:002011-10-21T01:30:08.829-07:00Pesca con le lenze:<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgghbr6YlRV6lzJ_9YQFW-qqnhRNSXfSI5MyLxUUQqTmwGwmACroSgRh7EM_cnBndVWQyrk4jUuTIzuwwbPY2yKrU9NQhiXeYj90gakp1y3lDs-CrMKJ63H8OYaNkuXYAtgm-vbWVuoxkOA/s1600/canna.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 289px; height: 174px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgghbr6YlRV6lzJ_9YQFW-qqnhRNSXfSI5MyLxUUQqTmwGwmACroSgRh7EM_cnBndVWQyrk4jUuTIzuwwbPY2yKrU9NQhiXeYj90gakp1y3lDs-CrMKJ63H8OYaNkuXYAtgm-vbWVuoxkOA/s320/canna.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5665849328368968866" border="0" /></a><br />Anticamente, si <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">utilizzavano</span> lenze a mano, canne fisse piantate nelle paludi o lungo i canali e rudimentali palamiti (<i><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">parangali</span>) </i>che innescati con <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">corbole</span>, vermi o <i><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">moeche</span>,</i> garantivano abbondanti carnieri ai <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">professionisti</span> (<i>mestieranti) </i>il che riuscivano facilmente a catturare anguille (<i>bisatti), </i>passere pianuzze<i> (<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">passarini</span>), </i>branzini<i> (<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_6">baicoi</span>) </i>e qualche orata di grossa taglia.<div><br /><div>La pesca con le lenze è aumentata <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_7">notevolmente</span> dopo gli anni settanta, con l' <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_8">introduzione</span> delle canne munite di mulinello ed i fili di nylon, mentre le lenze a mano sono quasi scomparse ad eccezione delle <i><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_9">togne</span> da branzini </i>che vengono tuttora utilizzate da qualche "specialista".</div><blockquote></blockquote><div>Dall'alba al tramonto, da riva e dalla barca, durante la bella stagione fino alle porte dell'inverno, la schiera di pescatori con la canna insidia le prede che la laguna offre, si va dai <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_10">gò</span> (sempre meno abbondanti) alle spigole che <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_11">rappresentano</span> la preda di maggior spicco per i più.</div></div><div><br />Le più usuali tecniche risultano la pesca al tocco per gò e altri pesci stanziali, la passata a galleggio con il gambero vivo per le spigole, e la pesca a fondo per orate, mormore, spigole ed ombrine.<br />Recentemente, si ottengono buoni risultati anche con la pesca a traina che regala, a fine estate, l'opportunità di catturare le grosse lecce amia.<br /></div>Marcohttp://www.blogger.com/profile/12519959353655520578noreply@blogger.com0