Filosofia di questo Blog

Questo blog, umilmente, cerca di descrivere la magia e l'incanto che provoca agli appassionati la pesca nella Laguna di Venezia.
Le tecniche di una volta, quelle moderne, i pesci, i molluschi, l'ambiente e la gente.
L'alba ed il tramonto, i venti e le maree, verranno trattati e visti da chi, come un bambino, rimane affascinato dai momenti passati tra i canali i ghebi e le barene, momenti che si portano nel cuore e si condividono a tavola con gli amici.
Purtroppo, le mutate condizioni morfologiche della laguna, l'inquinamento e la pesca eccessiva, stanno mettendo a dura prova il delicato equilibrio di questo luogo spettacolare, ma noi appassionati, non molliamo e speriamo in una ripresa.
In quest'angolo di web, attraverso i post ed i commenti, cercheremo di confrontarci sulle tecniche di pesca, sulle stagioni, sulla presenza o meno di pesce, sulle normative e iniziative che regolamentano la materia trattata.

venerdì 21 ottobre 2011

I molluschi bivalvi:


Cozze, vongole ed ostriche, vere proprie leccornie presenti in laguna, rappresentano una tentazione "a portata di mano" anche per i pescatori meno esperti.
Raschiando le bricole poste in prossimità delle bocche di porto con degli appositi attrezzi, si possono facilmente reperire i mitili "peoci", le ostriche sono presenti sia nelle paludi che nei fondali, l'importante è riconoscere quelle più adatte al consumo e comunque la cottura è sempre consigliata, per le vongole occorre un po' di domestichezza: la prima operazione è quella di individuare il luogo adatto per pescarle: lontano dalle zone inquinate e con fondale idoneo (ottime le paludi distanti dai centri abitati), dopodichè bisogna "farsi l'occhio" per riconoscere i buchini dei sifoni del bivalve che ne segnalano la presenza, raccoglierle poi risulterà puro divertimento, ottimi, i mesi primaverili durante le fasi di bassa marea e assenza di vento.

Nulla, ha a che vedere lo scellerato prelievo di vongole dalle zone inquinate da Porto Marghera ad opera di vongolari senza scrupoli che, stravolgono i fondali con metodi di pesca non consentiti.

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